Nei paesi montani delle Valli del Natisone, esiste da sempre l'usanza di accendere dei falò in occasione di particolari ricorrenze. La tradizione più conosciuta è sicuramente quella dei falò del 6 gennaio, ampiamente diffusi anche in gran parte della pianura friulana.
Nelle Valli del Natisone, e precisamente nel paese di Tribil, si è mantenuta invece l'antica tradizione di accendere un falò il 23 giugno, nella giornata in cui si celebra S.Giovanni Apostolo.
Questo fuoco, nel dialetto sloveno delle Valli del Natisone, viene chiamato Kries.
L'antica tradizione, si è tramandata sicuramente per motivi religiosi, esistendo proprio a Tribil la chiesa dedicata a S.Giovanni. Tuttavia le origini di questa antica usanza, risalgono sicuramente all'epoca pre-cristiana, ed infatti, la data del 23 giugno si sovrappone perfettamente con il solstizio d'estate (21 giugno, data ben nota anche agli antichi).
Le origini di questa tradizione, sono quindi da ricercare nelle culture e nelle popolazioni celtico/pagane, che prima dell'avvento del cristianesimo, abitavano le Valli del Natisone.
L'antica usanza, legata sicuramente alla celebrazione del giorno con più luce e quindi più lungo dell'anno, si è poi tramandata e trasformata nei secoli, arrivando a noi sotto forma di ricorrenza religiosa e di buon auspicio, per una buona annata ed un ottimo raccolto.
Come già detto in precedenza, anche in questo caso l'isolamento geografico e culturale delle Valli del Natisone, ha favorito la conservazione di queste antiche tradizioni, a differenza di altre aree montane, dove, la religione ufficiale, ha intenzionalmente o indirettamente cancellato le tracce delle credenze e delle pratiche pre-cristiane.